Per i tuoi clienti che chiedono l’istallazione o la sostituzione di un cancello automatico può essere utile sapere che esistono dei bonus dedicati a chi decide di semplificarsi la vita e migliorare la sicurezza della propria abitazione con un’automazione.
Se lavori come installatore o come tecnico, sai quanto questo momento sia intenso per il settore: siamo agli sgoccioli con i contributi per i lavori di adeguamento energetico e sismabonus (entrambi coerenti con gli sgravi fiscali noti come “Bonus 110%”) e anche per questo la richiesta di interventi e opere su immobili condominiali o privati si è moltiplicata.
Fra i tanti bonus disponibili sul mercato ce n’è uno che ti interessa davvero da vicino: si tratta della possibilità di inserire i lavori per l’istallazione di un nuovo cancello automatico fra le opere ammesse a sgravio fiscale in alcune misure del Governo.
Capisci bene che, avere queste informazioni, può agevolarti nella conclusione positiva di una vendita e di un intervento.
Ristrutturazioni 2022: un nuovo cancello automatico può rientrare negli sgravi fiscali
Il Bonus Ristrutturazione è un incentivo messo a disposizione dal Governo a coloro che effettuano lavori di tipo edilizio in un edificio abitativo. Si tratta di una detrazione del 50% sull’Irpef, fino a massimo 96mila euro di spesa per interventi di riqualificazione edilizia, manutenzione straordinaria e ordinaria.
Nell’ambito delle agevolazioni previste, l’istallazione di un cancello automatico rientra negli interventi straordinari (d.p.r. n. 380/01).
Attenzione, dunque: non rientrano in questo tipo di bonus i lavori di manutenzione del cancello né delle componenti elettroniche o elettriche. Ma se devi eseguire questo tipo di intervento, continua a leggere perché hai altre possibilità.
Manutenzione del cancello, ammesso negli sgravi fiscali anche se lo metti in sicurezza
La possibilità di detrarre le spese per la messa in sicurezza del cancello automatico può però rientrare nel capitolo dedicato alla sicurezza ovvero in caso di messa a norma di quelli obsoleti. Se devi intervenire sul cancello, è possibile detrarre:
- i costi del rafforzamento e della messa in sicurezza
- la sostituzione della serratura
- la sistemazione dei lucchetti/catene.
Chi può usufruire della detrazione del cancello automatico
Per poter beneficiare del bonus cancello automatico, confermati anche per quest’anno, i tuoi clienti devono rientrare nella seguente casistica:
- Essere i proprietari dell’abitazione nella quale va istallato il cancello
- Essere conduttori di un contratto d’affitto
- Essere usufruttuari o comodatari
- Detenere la nuda proprietà dell’immobile
- Essere soci di cooperative (di condominio) divise o indivise
Nel caso in cui ad essere sottoposto a lavori di ristrutturazione sia un immobile per il quale è stato stipulato il contratto preliminare di vendita (compromesso), l’acquirente può richiedere l’agevolazione fiscale a patto che:
- sia stato ammesso al possesso dell’immobile;
- i lavori di ristrutturazione siano a suo carico;
- il compromesso sia stato registrato regolarmente
L’agevolazione è ammessa e concessa anche per lavori svolti nelle seconde case.
Quali documenti occorrono per recuperare i costi di un cancello automatico grazie al bonus?
Una ristrutturazione o una sistemazione di un cancello automatico, considerato a tutti gli effetti un impianto elettrico, può essere effettuata da installatori e manutentori o anche da operatori qualificati, ma ricorda che il tuo cliente avrà bisogno di alcuni documenti per poter accedere al recupero delle quote IRPEF così come previsto dai bonus in corso (almeno) fino a dicembre 2022.
Al termine dei lavori è necessario consegnare la documentazione che il tuo cliente dovrà presentare.
Più precisamente è obbligatorio avere:
- la ricevuta del bonifico “parlante” inerente al pagamento della manutenzione o dell’acquisto del cancello o delle componenti di sicurezza
- la documentazione di addebito sul conto corrente
- la domanda di accatastamento, per l’immobile se di nuova costruzione
- le ricevute di pagamento dell’IMU, se questa è dovuta
- nel caso di condominio, la delibera di approvazione lavori da parte dell’assemblea di condominio e la relativa tabella millesimale di ripartizione delle spese
- la dichiarazione del proprietario per il consenso ai lavori (se il cliente è comodatario o conduttore)
- le autorizzazioni comunali (ove necessarie)
- visto di conformità dell’impianto.
Di questo ultimo, importante, punto parleremo nel prossimo paragrafo.
Visto di conformità degli impianti elettrici (cancelli) e delle automazioni per poter accedere ai bonus, ma non solo
Per poter accedere a bonus e sgravi sugli impianti elettrici è necessario poterne verificare la conformità. Questa è necessaria anche, ad esempio, nel caso in cui il tuo cliente voglia vendere un appartamento in condominio o un’abitazione unifamiliare nella quale sia stato istallato un cancello elettrico automatico.
È utile, in questo caso, sapere qual è la posizione espressa dal Ministero, che ha confermato la necessità del visto di conformità sia per le compravendite propriamente dette che anche nelle donazioni e nelle successioni.
I documenti che devono essere consegnati obbligatoriamente sono:
- Il progetto e il collaudo dell’impianto;
- Il libretto d’uso e manutenzione
- La dichiarazione di conformità o la dichiarazione di rispondenza
Nel caso di compravendita è il venditore che si assume la responsabilità per ogni spesa o danno che deriva dall’eventuale non conformità degli impianti in questione.
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